A piedi da Forlimpopoli a Firenze: così 11 scarpinanti, fra giornalisti, cuochi e appassionati, si apprestano a celebrare il Centenario Artusiano.
Partiremo il 26 marzo dalla casa natale di Pellegrino Artusi per giungere al Cimitero delle Porte Sante, dove venne sepolto nel 1911, la mattina del 30 marzo. Percorreremo ogni giorno una media di 24 km, lungo la SS67 Tosco-Romagnola: quella stessa strada che portò uno dei padri fondatori della cucina italiana dal paese natio al capoluogo toscano. E la sera, ad ogni tappa percorreremo a tavola un altro “cammino”: quello a tavola, in cene pensate ad hoc le cui portate sono scelte fra le ricette dell’Artusi.
L’idea, venuta in mente in una notte d’inverno all’eclettico giornalista esperto di vino e di buon vivere, Leonardo Romanelli, è stata immediatamente abbracciata da chi – come lui – desiderava dare il proprio contributo per onorare (allegramente) colui che ha avuto il merito di fare l’Unità d’Italia in cucina.
Con Stefano Frassineti, Stefano Tesi e Tommaso Chimenti, i pellegrini sarebbero dovuti essere quattro, ma a questo zoccolo duro ben presto se ne aggiunsero altri, vogliosi di partecipare all’iniziativa.
E così, strada facendo (senza neanche aver ancora percorso un metro), ecco che siamo diventati undici.
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